«Se chiudo gli occhi, sai cosa vedo, Al?»
Ha paura di sentirselo dire.
«Vedo una strada lunghissima, macchine che sfrecciano a 90km/h, il cielo e la terra che la circondano. E io sono lì. Con i capelli al vento e la musica a palla. Ma poi li riapro.»
«E sei qui.»
Gus non si gira, non lo guarda.
«Vorrei che il mio orizzonte si aprisse, capisci cosa intendo?»
«Il mio si è già aperto. Quando sono venuto qui.»
«Questo qua davanti è un bel cielo, ma ce ne sono tanti altri e ho pensato che è un peccato morire senza vederli.»
«Vuoi andartene?»
«Forse un giorno.»
«Io, però, non capisco» dice Alfie, continuando a parlare a bassa voce. È triste non capirsi.
«Abbiamo storie simili, ma sogni diversi. A te basta il cielo di Grants Pass, con la sua biblioteca e una donna da amare.»
«È sbagliato?»
«Sarò libero» dice Gus.
«Io sarò felice.»
Foto ©Martina Vignozzi